20/08/2015 - Tempi per il salvataggio del Convitto “Giannone” ridotti al lumicino

SCUOLA

 

La politica in vacanza e il Convitto muore

 

Tutto il Sannio è seriamente preoccupato per le sorti del Convitto Nazionale “Giannone” ragionieristicamente abbandonato dall’USR Campania, già attivatosi per la sua liquidazione (l’Ambito Territoriale di Benevento il 10 agosto ha decretato l’individuazione del personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario in esubero), e ignorato dalla politica più interessata a spartirsi poltrone che non alle sorti di poche decine di lavoratori beneventani a cui è stato dato lo “sfratto”.

 

È il diario di una morte annunciata che solo i Sindacati del comparto scuola, qualche lavoratore e qualche genitore sta tentando di contrastare, con scarsi risultati, tutti convinti che il Convitto debba essere una risorsa per il territorio e per l’intera collettività, con l’utilizzo del meglio delle professionalità della storica Istituzione Sannita.

 

Da sempre tutte le sigle sindacali presenti al tavolo provinciale sul dimensionamento hanno sostenuto la necessità che il Convitto continuasse a vivere mentre col dimensionamento di dicembre 2014, veniva spogliato di un pezzo importante per la sua sopravvivenza: il Liceo Artistico.

 

Solo dopo numerose sollecitazioni dei sindacati si è riusciti a convocare un nuovo tavolo, col Presidente della Provincia e il Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Benevento in cui è stato ribadita la necessità di salvare il Convitto riproponendone l’accorpamento con il Liceo Artistico e l’Istituto Superiore “Virgilio” di San Giorgio del Sannio, (come già sostenuto a dicembre) in subordine accettando la proposta di accorpamento con il 1° Istituto Comprensivo di Benevento “San Filippo”.

 

La delibera della Provincia di Benevento stabilisce, al contrario di quanto stabilito al tavolo, prima l’accorpamento del Convitto all’Istituto Comprensivo “San Filippo” di Benevento (è appena il caso di segnalare che il Convitto accorpa e non può essere accorpato…) e solo in subordine l’accorpamento con il Liceo Artistico e con il “Virgilio” di San Giorgio del Sannio.

 

Andrebbe presa in considerazione solo la seconda proposta per una serie di ragioni che abbiamo sostenuto al tavolo:

  • la sede del Convitto è in una zona centrale della città, ma pedonalizzata, quindi, non appropriata per la frequenza di studenti 6-13, anni abituati ad essere accompagnati dai genitori in auto sotto scuola;
  • avere convittori e/o semiconvittori tra i ragazzi della città della suddetta età è più difficile che non trovarli fra ragazzi delle superiori per la frequenza di un Liceo Artistico, unico sul territorio beneventano (se si esclude l’Istituto d’arte di Cerreto Sannita che ha un altro target).

 

Ma tutto il Sannio, compresi noi, siamo pronti a superare anche queste ragioni pur di vedere risolta con sollecitudine la questione “autonomia del Convitto”, considerati i ritardi sin qui accumulati, in una provincia già duramente colpita dai tagli al personale della Scuola Pubblica di Stato, che si sono determinati dal 2008 ad oggi.

 

Di questo problema è stato investito il neo Governatore De Luca e l’Assessore all’Istruzione Fortini, ma probabilmente le ferie hanno fino ad oggi impedito alla Regione Campania, titolare ultimo del dimensionamento della rete scolastica, di deliberare in merito con l’urgenza necessaria per consentire di mantenere l’autonomia del glorioso e storico Convitto Nazionale “Pietro Giannone” di Benevento con i suoi docenti, educatori, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici, cuochi, magazzinieri, infermieri.

 

Questo è un invito affinché nessun dorma; Comune, Provincia e Regione si attivino, ciascuno per la propria parte affinché non si perda questa Scuola, che deve essere utilizzata al meglio a beneficio dell’intera collettività.

      

    Vincenzo. Delli Veneri      

Segretario FLC CGIL Benevento